Nota per le aziende non sanitarie e socio-sanitarie relativa a misure di prevenzione della diffusione di COVID-19

Il 14 marzo 2020 le Associazioni sindacali e datoriali su invito del Governo hanno sottoscritto il “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro”, che contiene linee di indirizzo operative per le imprese finalizzate ad incrementare negli ambienti di lavoro non sanitari l’efficacia delle misure di prevenzione per contrastare la diffusione dell’epidemia di COVID-19.
Il DPCM 22 marzo 2020 all’art. 1 comma 3 ha stabilito che le imprese le cui attività non siano sospese, debbano rispettare i contenuti del protocollo condiviso sopracitato. Le misure previste nel protocollo assumono quindi un valore normativo cogente in virtù del richiamo esplicito e puntuale fatto dal decreto.
Si precisa inoltre che le misure da esso previste potranno essere, come ivi specificato, integrate da altre equivalenti o più incisive, secondo la peculiarità della organizzazione aziendale.
Alla luce di quanto sopra richiamato, il Datore di Lavoro, in collaborazione con il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, con il Medico Competente, consultato il/i Rappresentante/i dei Lavoratori per la Sicurezza, dovrà, pertanto, provvedere a redigere un piano di intervento/procedura secondo le indicazioni del Protocollo, adeguato al contesto di esposizione specifico della propria unità produttiva, assicurandone la concreta ed efficace attuazione.
Qualora le misure da adottare comportino una modifica del processo produttivo o dell’organizzazione del lavoro significative ai fini della sicurezza e della salute del lavoratore, il datore di lavoro, come previsto dall’art. 29 comma 3 del D.lvo 81/2008 e s.m.i., dovrà aggiornare la valutazione del rischio.
Per maggiori informazioni in merito, rimaniamo a disposizione al seguente indirizzo email: sicurezza@apiform.it

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